Dirigente accompagnatore Dario Meneghini
Dirigente accompagnatore Massimo Romagnoli
Dirigente accompagnatore Delfino Savino
Giocatori:
Riccardo Conti PORTIERE
Antonio Sportiello DIFENSORE
Filippo Pascarella DIFENSORE
Manuele Termini DIFENSORE
Alessandro Delfino CENTROCAMPISTA
Diego Meneghini CENTROCAMPISTA
Daniele Tota CENTROCAMPISTA
Alessandro Tota CENTROCAMPISTA
Samuel Romagnoli CENTROCAMPISTA
Davide Morucchio CENTROCAMPISTA
Andrea Cannella ATTACCANTE
Alberto Atzori ATTACCANTE
domenica 25 aprile 2010
SENZA VOGLIA NON SI VA DA NESSUNA PARTE
Quella che vedete è una "maca", è bellissimo adoperarla in un bel giardino dove il vento ti culla e il canto degli uccelli ti accompagna nel tuo fantastico riposo. Qualcuno di voi non l'ha mai usata, fatelo non ve ne pentirete.In campo no, non va usata, in campo si dà l'anima e corpo fino alla fine, tenendo sempre alta la concentrazione
Ieri gli esordienti del Druento collezionano la 3/a sconfitta consecutiva, e anche se conta poco ai fini della classifica ( in questo campionato la lega calcio non prevede classifica alcuna, quella che leggete è frutto del nostro modo di vedere il calcio, cercando di dare stimoli ai ragazzi), ieri però si è perso in malo modo, contro una squadra che a stento poteva superare al massimo il centrocampo, invece ci ha rifilato ben 6 (sei) gol.
Dopo la partita di ieri ci sono 2 strade da percorrere: 1) pensare che sono ragazzi e farli divertire senza nessun ostacolo. 2) cambiare registro, diventare ancora più duri e farli diventare uomini prima di tutto. Probabilmente sceglieremo la seconda ipotesi, non siamo all'oratorio, e in una società sportiva dove ogni suo componente fa dei sacrifici per portarla avanti nessuno si deve permettere di giocare senza voglia, senza spirito di sacrificio, senza orgoglio alcuno, mancando di rispetto sopratutto ad alcuni compagni che danno il massimo nonostante una tecnica approsimativa.
Il calcio è uno sport dove l'organizzazione è alla base di tutto, e per avere una buona organizzazione bisogna rispettare delle regole. Inutile prenderci in giro, i genitori compiono grandi sacrifici per alimentare la passione del calcio ai figli, e quando quest'ultimi non hanno riconoscenza di ciò e prendono lo sport come un "faccio quello che voglio" prendono in giro proprio i genitori stessi.
Probabilmente qualcuno prende sottogamba la cosa ma la socità è attenta e vigile e sà come procedere al momento opportuno.
Nessuno chiede prestazioni come l'Inter contro il Barcellona, sia l'allenatore, sia i dirigenti, sia il responsabile della scuola calcio, conoscono bene la situazione in termini tecnici, ma la mancanza di voglia di giocare no, quella non è ammessa. La voglia di giocare al gioco più bello del mondo deve venire da dentro, non c'è tecnica che tenga, non c'è schema che tenga, non c'è tattica da attuare. Ci vuole voglia.
Anche perchè, chi riesce a praticare il calcio in momenti di crisi come questo, dove i genitori fanno le staffette per seguire i ragazzi, si deve ritenere fortunato, colpito da una manna caduta dal cielo, e non cosa dovuta dalla misericordia.
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