Dirigente accompagnatore Dario Meneghini
Dirigente accompagnatore Massimo Romagnoli
Dirigente accompagnatore Delfino Savino
Giocatori:
Riccardo Conti PORTIERE
Antonio Sportiello DIFENSORE
Filippo Pascarella DIFENSORE
Manuele Termini DIFENSORE
Alessandro Delfino CENTROCAMPISTA
Diego Meneghini CENTROCAMPISTA
Daniele Tota CENTROCAMPISTA
Alessandro Tota CENTROCAMPISTA
Samuel Romagnoli CENTROCAMPISTA
Davide Morucchio CENTROCAMPISTA
Andrea Cannella ATTACCANTE
Alberto Atzori ATTACCANTE
domenica 18 aprile 2010
IL COLPO DI TESTA
Saper colpire bene il pallone di testa è importantissimo nel calcio moderno. Splendidi gol vengono realizzati attraverso colpi di testa su passaggi dalle fasce e non solo. L'uso del colpo di testa risulta essere necessario per imprimere alla palla delle traiettorie aeree, che diversamente non sarebbe possibile fare.
Ecco alcuni accorgimenti da tenere presente:
colpisci il pallone con la fronte: non ti procurerà alcun dolore (non colpire il pallone con la tempia: è pericoloso);
segui con lo sguardo il pallone sino al momento dell'impatto con la fronte;
in attesa dell'arrivo del pallone poniti frontalmente rispetto ad esso.
Il pallone può essere colpito con qualsiasi parte della testa, purché si raggiunga l'obiettivo; la fronte, avendo una superficie di impatto più larga, è più precisa. Essa ci permette di seguire con lo sguardo, per un tempo più lungo, la traiettoria della palla.
Quando la palla arriva veloce e l'attaccante vuole agevolare l'azione del compagno, può sfiorarla o colpirla con la parte laterale della fronte.
Tecnica del colpo di testa da fermi
I piedi dovrebbero essere leggermente divaricati per avere un maggiore equilibrio e permettere al tronco una maggiore libertà di movimento. Il tronco si flette nella direzione della palla attraverso un'azione di contromovimento. In seguito, la testa viene proiettata verso la palla.
Per cambiare la direzione della palla, la testa ed il collo devono essere ruotati in modo tale da dirigerla nella direzione voluta. Le gambe, in quest'ultimo caso, devono essere divaricate con la gamba più arretrata che determina la direzione che si vuole imprimere alla palla (la gamba destra deve essere posizionata posteriormente se la palla la si vuole girare a destra, e viceversa).
Tecnica del colpo di testa in movimento
La differenza principale tra il colpo di testa in corsa e quello da fermo, consiste nella minore ampiezza del contromovimento.
Tecnica del colpo di testa in elevazione
Nel colpo di testa in elevazione risulta di fondamentale importanza il giusto tempo di stacco. Se la palla viene colpita nel momento del vertice del salto, è possibile ottenere una maggiore precisione e forza, potendo utilizzare al meglio tutte le articolazioni.
Tecnica del colpo di testa all'indietro
Il colpo di testa all'indietro può essere reso più incisivo se la testa viene spinta improvvisamente indietro con un movimento limitato al tratto cervicale del rachide.
Elementi da considerare nel colpo di testa
parabola del pallone e conseguente scelta della posizione da assumere;
superficie della fronte con la quale si vuole colpire la palla;
equilibrio e forza;
ampiezza del movimento
mancanza di precisione (può essere dovuta al fatto che non si colpisce la palla al centro della fronte. Cosa fare: sensibilizzare l'allievo al contatto del pallone con la fronte e far provare il colpo di testa anche con parti diverse del capo, affinché sia l'allievo stesso a scegliere la parte che gli offre più sicurezza.
Ecco alcuni accorgimenti da tenere presente:
colpisci il pallone con la fronte: non ti procurerà alcun dolore (non colpire il pallone con la tempia: è pericoloso);
segui con lo sguardo il pallone sino al momento dell'impatto con la fronte;
in attesa dell'arrivo del pallone poniti frontalmente rispetto ad esso.
Il pallone può essere colpito con qualsiasi parte della testa, purché si raggiunga l'obiettivo; la fronte, avendo una superficie di impatto più larga, è più precisa. Essa ci permette di seguire con lo sguardo, per un tempo più lungo, la traiettoria della palla.
Quando la palla arriva veloce e l'attaccante vuole agevolare l'azione del compagno, può sfiorarla o colpirla con la parte laterale della fronte.
Tecnica del colpo di testa da fermi
I piedi dovrebbero essere leggermente divaricati per avere un maggiore equilibrio e permettere al tronco una maggiore libertà di movimento. Il tronco si flette nella direzione della palla attraverso un'azione di contromovimento. In seguito, la testa viene proiettata verso la palla.
Per cambiare la direzione della palla, la testa ed il collo devono essere ruotati in modo tale da dirigerla nella direzione voluta. Le gambe, in quest'ultimo caso, devono essere divaricate con la gamba più arretrata che determina la direzione che si vuole imprimere alla palla (la gamba destra deve essere posizionata posteriormente se la palla la si vuole girare a destra, e viceversa).
Tecnica del colpo di testa in movimento
La differenza principale tra il colpo di testa in corsa e quello da fermo, consiste nella minore ampiezza del contromovimento.
Tecnica del colpo di testa in elevazione
Nel colpo di testa in elevazione risulta di fondamentale importanza il giusto tempo di stacco. Se la palla viene colpita nel momento del vertice del salto, è possibile ottenere una maggiore precisione e forza, potendo utilizzare al meglio tutte le articolazioni.
Tecnica del colpo di testa all'indietro
Il colpo di testa all'indietro può essere reso più incisivo se la testa viene spinta improvvisamente indietro con un movimento limitato al tratto cervicale del rachide.
Elementi da considerare nel colpo di testa
parabola del pallone e conseguente scelta della posizione da assumere;
superficie della fronte con la quale si vuole colpire la palla;
equilibrio e forza;
ampiezza del movimento
mancanza di precisione (può essere dovuta al fatto che non si colpisce la palla al centro della fronte. Cosa fare: sensibilizzare l'allievo al contatto del pallone con la fronte e far provare il colpo di testa anche con parti diverse del capo, affinché sia l'allievo stesso a scegliere la parte che gli offre più sicurezza.
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