Dirigente accompagnatore Dario Meneghini
Dirigente accompagnatore Massimo Romagnoli
Dirigente accompagnatore Delfino Savino
Giocatori:
Riccardo Conti PORTIERE
Antonio Sportiello DIFENSORE
Filippo Pascarella DIFENSORE
Manuele Termini DIFENSORE
Alessandro Delfino CENTROCAMPISTA
Diego Meneghini CENTROCAMPISTA
Daniele Tota CENTROCAMPISTA
Alessandro Tota CENTROCAMPISTA
Samuel Romagnoli CENTROCAMPISTA
Davide Morucchio CENTROCAMPISTA
Andrea Cannella ATTACCANTE
Alberto Atzori ATTACCANTE
domenica 18 aprile 2010
LA TECNICA NEL GIOCO DEL CALCIO
Ricevere la palla significa entrarne in possesso, fermandola o portandola sotto il proprio controllo.
Spesso, durante la partita, i calciatori non passano immediatamente il pallone, ma sono costretti a fermarlo o stopparlo, per essere poi in condizione di calciarlo in porta, oppure guidarlo e passarlo.
Anche se il calcio moderno richiede un gioco rapido, non sempre è possibile giocare «di prima»: spesso il pallone deve essere smorzato, arrestato e condotto per il campo.
Principi generali per imparare a ricevere il pallone
Se l'avversario è vicino, è necessario stoppare la palla e mantenerla ai piedi; se distante, è possibile smorzare il pallone in modo tale che possa essere rigiocato immediatamente.
Proteggere il pallone con il corpo, allo scopo di difenderlo dall'avversario.
Imparare a fare delle finte con il corpo prima di stoppare il pallone; ciò inganna l'avversario circa il gioco che si intende fare.
Stop con l'interno del piede
Se il pallone arriva rasoterra, allunga la gamba in avanti verso la palla. Quando il pallone sta per venire a contatto con il piede, tira indietro la gamba, in modo tale da ridurre la velocità della palla stessa. Il piede deve essere rilassato, leggermente staccato da terra e con la punta un pò rivolta verso l'alto: il pallone rimbalzerà debolmente sulla superficie interna del piede e si fermerà poco distante.
Quando il pallone arriva teso a mezza altezza, è possibile effettuare uno stop con l'interno del piede. In questo caso la tecnica è simile a quella utilizzata per i palloni rasoterra, con la differenza che bisogna sollevare il piede all'altezza del pallone in arrivo.
Quando il pallone spiove dall'alto, dobbiamo stopparlo con l'interno del piede subito dopo il rimbalzo. Ricordati di appoggiare la gamba portante davanti al punto in cui rimbalzerà la palla, così che, qualora lo stop non riesca bene, il pallone andrà contro la gamba e quindi non rimbalzerà verso l'alto. Questo stop, se eseguito bene, permette di guidare la palla dove si vuole e già nella condizione di essere rigiocata.
Stop o smorzamento col collo pieno del piede
Serve per ricevere i palloni che arrivano quasi perpendicolari dall'alto. Il peso del corpo è appoggiato sulla gamba portante (che ha il ginocchio leggermente flesso). L'altra gamba (quella che stopperà il pallone) deve essere sollevata verso la palla in arrivo, con l'articolazione del piede rilassata. Il pallone deve venire a contatto col collo del piede nel momento in cui la gamba inizia il movimento di ritorno sul terreno. È uno stop difficile da eseguirsi, ma molto bello da vedere.
Stop di petto
Lo stop di petto viene usato quando i palloni arrivano a parabola. Tieni il bacino in avanti e inarca la schiena. Al momento dell'impatto con la palla, devi far rientrare il petto, in modo tale che la palla venga smorzata e ricada davanti al corpo.
Lo stop di petto può essere utilizzato anche per fermare i tiri tesi a mezza altezza. In questo caso devi smorzare la palla col torace, «incassandolo» al momento dell'impatto.
Stop di coscia
Lo stop di coscia è utile per smorzare i palloni provenienti dall'alto. Tieni la gamba portante leggermente piegata al ginocchio, solleva l'altra gamba (tutta flessa al ginocchio) fino a che la coscia è perpendicolare rispetto al corpo. Al momento dell'impatto abbassa la coscia: in questo modo il pallone incontrerà una superficie «oscillante», in grado di ridurne la velocità e farlo cadere vicino ai piedi.
Stop di testa
Lo stop di testa è poco usato perché è piuttosto difficile da eseguirsi. Disponiti con le gambe divaricate in direzione anteroposteriore e leggermente piegate al ginocchio. Prima di ricevere il pallone, devi sollevarti sulla punta dei piedi: nel momento in cui la palla sta per urtare la fronte, devi spingere le ginocchia in avanti, inclinando la parte superiore del corpo rispetto alle anche.
Principi fondamentali per eseguire bene uno stop
Il corpo deve essere sempre rivolto verso la direzione da cui proviene la palla.
La parte del corpo (esempio: piede, petto, coscia, o testa) che viene utilizzata per effettuare lo stop, deve essere retratta nel momento in cui vi è il contatto con il pallone.
La zona del corpo che stoppa la palla deve essere rilassata e non rigida.
Prima di entrare in contatto con il pallone è utile fare un piccolo saltello: questo consente di avere il corpo leggermente sollevato da terra e le articolazioni rilassate.
Errori comuni nell'effettuazione di uno stop
Se l'allievo esegue uno stop di interno piede e la palla rimbalza lontana, potrebbe aver sbagliato i tempi di esecuzione del movimento, oppure aver tenuto le articolazioni del piede (o del ginocchio) troppo rigide. In questo caso la soluzione potrebbe essere quella di far eseguire lo stop da fermi con velocità ridotta. È molto importante capire se la gamba di sostegno viene usata correttamente.
Se il pallone non va nella direzione voluta, potrebbe esserci un problema di tipo propriocettivo, cioè il ragazzo non è in grado di orientare il piede parallelamente al terreno e perpendicolarmente alla direzione del pallone.
Nello stop di petto dobbiamo allenare l'allievo ad osservare bene le parabole del pallone ed eseguire correttamente il gesto tecnico.
GUIDA DELLA PALLA
Guidare la palla significa compiere una serie di passaggi indirizzati a se stessi per mantenere il possesso della palla o conquistare gli spazi.
La palla può essere guidata di collo piede, di interno collo piede, oppure attraverso l'esterno collo piede. Nel primo caso, la conduzione della palla è rettilinea e viene eseguita colpendo il pallone nella parte superiore del piede, tra la base dell'articolazione metatarsale e l'arcata articolare della caviglia. La punta del piede è rivolta verso il basso ed il ginocchio rimane costantemente parallelo all'asse longitudinale del corpo.
Nel caso della conduzione di interno collo piede, la palla viene colpita attraverso la parte mediale del piede, tra la base dell'alluce ed il malleolo interno. Durante la corsa il piede della gamba calciante viene ruotato leggermente verso l'esterno rispetto l'asse longitudinale del corpo. Il piede è rilassato e con la punta rivolta verso il basso; il tronco è eretto. Le braccia assecondano la corsa. Lo sguardo deve essere rivolto sia verso la palla, che verso il campo da gioco.
La conduzione della palla di esterno collo piede viene effettuata colpendo il pallone attraverso il bordo esterno del collo del piede, il quale, nel momento in cui viene toccato il pallone, è rivolto verso l'interno, mentre il ginocchio si avvicina all'asse longitudinale del corpo. Grazie ad una maggiore adattabilità del piede al pallone, quest'ultimo può essere guidato con una superficie maggiore rispetto all'esterno piede.
La conduzione di esterno collo piede è sicuramente la più veloce e da luogo a maggiori garanzie per il controllo della palla.
ESERCITAZIONI PER LA GUIDA DELLA PALLA
Esercitazioni tattili e propriocettive: effettuare molti tocchi della palla per gestirne la forza di contatto.
Errori di direzionamento: può esserci un errore nel posizionamento delle articolazioni, oppure nella scelta del modo di condurre la palla. In questo caso è necessario far verbalizzare le sensazioni che l'allievo sente.
Altre esercitazioni:
percorsi in slalom definiti o da inventare;
guida nel traffico, all'interno di uno spazio delimitato, con i giocatori che guidano ciascuno un proprio pallone;
guida nel traffico con giocatori che disturbano i possessori della palla;
condurre il pallone con un avversario che insegue;
guidare il pallone con un avversario posto frontalmente che accompagna passivamente.
Esistono vari modi per calciare la palla: se il pallone è rivolto verso la porta avversaria, parleremo di tiro; se l'intento è quello di liberare la propria zona pericolosa calciando il pallone lontano, si tratterà di tiro liberatore; se invece l'obiettivo è quello di passare la palla al compagno, allora possiamo parlare di passaggio.
La buona riuscita di un tiro e determinata dai seguenti fattori:
piede calciante;
piede d'appoggio;
modalità di calcio della palla.
La palla può essere colpita attraverso varie parti del piede: interno piede, esterno piede, collo piede, interno collo piede, esterno collo piede, punta e tacco.
Le traiettorie del pallone possono essere: rasoterra, alte o a mezza altezza.
Le direzioni dei passaggi o dei tiri possono essere: orizzontali, diagonali o verticali.
Calcio di interno piede
Il calcio di interno piede viene utilizzato per i passaggi o per i tiri e può essere eseguito sia da fermi che in movimento.
Questo fondamentale è il più sicuro per i passaggi rasoterra e il piede d'appoggio viene posizionato di fianco al pallone, con la gamba leggermente piegata al ginocchio. Il piede calciante deve essere posizionato con la pianta parallela al terreno ed il busto deve avere il baricentro sopra il centro della palla.
Calcio di interno collo piede
Questa modalità di calciare la palla viene utilizzata per i passaggi ed i tiri di media e lunga distanza, oppure per effettuare cross o calci di punizione anche ad effetto.
La rincorsa è obliqua rispetto alla direzione che si vuol dare al pallone: se si calcia con il destro la rincorsa è sulla sinistra, se invece si calcia col sinistro la rincorsa è sulla destra.
Il piede portante va collocato più distante dal pallone rispetto al calcio di piatto, mentre il piede calciante deve essere proteso verso il basso e la caviglia leggermente girata verso l'esterno.
Il busto deve essere mantenuto leggermente flesso in avanti verso la gamba portante, mentre lo sguardo è rivolto al pallone.
La traiettoria del tiro sarà più o meno alta a seconda dell'inclinazione del corpo e del punto in cui si vuole colpire il pallone.
Non dobbiamo dimenticare che l'ultimo passo della rincorsa deve essere più lungo rispetto agli altri.
Calcio di collo piede
Questo fondamentale viene utilizzato soprattutto per i tiri in porta o per quelli liberatori.
Il contromovimento ed il movimento coincidono con la direzione del calcio e ciò permette di imprimere maggiore velocità al pallone.
Il piede d'appoggio va posto lateralmente alla palla, mentre il ginocchio della gamba calciante deve trovarsi sopra la palla nel momento in cui avviene il contatto con il piede. La punta del piede deve essere rivolta verso il basso e rimanere in questa posizione anche dopo aver colpito la palla.
Calcio di esterno collo piede
Il calcio di esterno collo piede viene spesso utilizzato per tirare in porta, sia con i palloni in movimento, che con palloni da fermi.
È particolarmente efficace quando i palloni arrivano dall'alto, al volo o di controbalzo.
La rincorsa è generalmente dritta, ma può essere, in alcuni casi, ricurva.
Al momento del contatto con il pallone, lo sguardo deve essere sempre rivolto verso la palla.
Calcio di esterno piede
Si usa per i passaggi brevi o per dare al pallone effetti o giri che permettono al compagno un miglior controllo della palla.
Calcio di punta
Si utilizza soprattutto nei momenti di emergenza, quando cioè non è possibile impostare alcun tipo di calcio senza rischiare di arrivare dopo l'avversario. I passaggi e i tiri in porta vengono eseguiti con precisione approssimativa. È molto usato quando le condizioni del campo sono pessime (campo bagnato), per imprimere più forza alla palla e permettere che avanzi.
Calcio della palla di tacco
È un fondamentale che richiede elevata sensibilità tattile, coordinazione e visione periferica. Viene utilizzato in occasione di azioni spettacolari.
Ciò che limita il modo con cui si calcia efficacemente un pallone va ricercato negli elementi esterni ed interni dei movimenti fondamentali relativi a questo fondamentale.
Le discriminanti che permettono di effettuare con efficacia un passaggio o un tiro, sono rappresentate dalla percezione della traiettoria della palla, della posizione del compagno e degli avversari, della tecnica e dell'esperienza possedute dall'allievo.
L'allievo deve poter arrivare ad un'esecuzione corretta attraverso il raggiungimento degli obiettivi prefissati, facendo scelte per confronto.
Anche la posizione dell'arto portante non viene facilmente “sentita” dall'allievo; a tale proposito si dovrebbero provare posizioni estreme assieme a quella che si presume possa essere quella giusta, per far verbalizzare le sensazioni riscontrate e confrontarle con il risultato finale raggiunto.
Spesso, durante la partita, i calciatori non passano immediatamente il pallone, ma sono costretti a fermarlo o stopparlo, per essere poi in condizione di calciarlo in porta, oppure guidarlo e passarlo.
Anche se il calcio moderno richiede un gioco rapido, non sempre è possibile giocare «di prima»: spesso il pallone deve essere smorzato, arrestato e condotto per il campo.
Principi generali per imparare a ricevere il pallone
Se l'avversario è vicino, è necessario stoppare la palla e mantenerla ai piedi; se distante, è possibile smorzare il pallone in modo tale che possa essere rigiocato immediatamente.
Proteggere il pallone con il corpo, allo scopo di difenderlo dall'avversario.
Imparare a fare delle finte con il corpo prima di stoppare il pallone; ciò inganna l'avversario circa il gioco che si intende fare.
Stop con l'interno del piede
Se il pallone arriva rasoterra, allunga la gamba in avanti verso la palla. Quando il pallone sta per venire a contatto con il piede, tira indietro la gamba, in modo tale da ridurre la velocità della palla stessa. Il piede deve essere rilassato, leggermente staccato da terra e con la punta un pò rivolta verso l'alto: il pallone rimbalzerà debolmente sulla superficie interna del piede e si fermerà poco distante.
Quando il pallone arriva teso a mezza altezza, è possibile effettuare uno stop con l'interno del piede. In questo caso la tecnica è simile a quella utilizzata per i palloni rasoterra, con la differenza che bisogna sollevare il piede all'altezza del pallone in arrivo.
Quando il pallone spiove dall'alto, dobbiamo stopparlo con l'interno del piede subito dopo il rimbalzo. Ricordati di appoggiare la gamba portante davanti al punto in cui rimbalzerà la palla, così che, qualora lo stop non riesca bene, il pallone andrà contro la gamba e quindi non rimbalzerà verso l'alto. Questo stop, se eseguito bene, permette di guidare la palla dove si vuole e già nella condizione di essere rigiocata.
Stop o smorzamento col collo pieno del piede
Serve per ricevere i palloni che arrivano quasi perpendicolari dall'alto. Il peso del corpo è appoggiato sulla gamba portante (che ha il ginocchio leggermente flesso). L'altra gamba (quella che stopperà il pallone) deve essere sollevata verso la palla in arrivo, con l'articolazione del piede rilassata. Il pallone deve venire a contatto col collo del piede nel momento in cui la gamba inizia il movimento di ritorno sul terreno. È uno stop difficile da eseguirsi, ma molto bello da vedere.
Stop di petto
Lo stop di petto viene usato quando i palloni arrivano a parabola. Tieni il bacino in avanti e inarca la schiena. Al momento dell'impatto con la palla, devi far rientrare il petto, in modo tale che la palla venga smorzata e ricada davanti al corpo.
Lo stop di petto può essere utilizzato anche per fermare i tiri tesi a mezza altezza. In questo caso devi smorzare la palla col torace, «incassandolo» al momento dell'impatto.
Stop di coscia
Lo stop di coscia è utile per smorzare i palloni provenienti dall'alto. Tieni la gamba portante leggermente piegata al ginocchio, solleva l'altra gamba (tutta flessa al ginocchio) fino a che la coscia è perpendicolare rispetto al corpo. Al momento dell'impatto abbassa la coscia: in questo modo il pallone incontrerà una superficie «oscillante», in grado di ridurne la velocità e farlo cadere vicino ai piedi.
Stop di testa
Lo stop di testa è poco usato perché è piuttosto difficile da eseguirsi. Disponiti con le gambe divaricate in direzione anteroposteriore e leggermente piegate al ginocchio. Prima di ricevere il pallone, devi sollevarti sulla punta dei piedi: nel momento in cui la palla sta per urtare la fronte, devi spingere le ginocchia in avanti, inclinando la parte superiore del corpo rispetto alle anche.
Principi fondamentali per eseguire bene uno stop
Il corpo deve essere sempre rivolto verso la direzione da cui proviene la palla.
La parte del corpo (esempio: piede, petto, coscia, o testa) che viene utilizzata per effettuare lo stop, deve essere retratta nel momento in cui vi è il contatto con il pallone.
La zona del corpo che stoppa la palla deve essere rilassata e non rigida.
Prima di entrare in contatto con il pallone è utile fare un piccolo saltello: questo consente di avere il corpo leggermente sollevato da terra e le articolazioni rilassate.
Errori comuni nell'effettuazione di uno stop
Se l'allievo esegue uno stop di interno piede e la palla rimbalza lontana, potrebbe aver sbagliato i tempi di esecuzione del movimento, oppure aver tenuto le articolazioni del piede (o del ginocchio) troppo rigide. In questo caso la soluzione potrebbe essere quella di far eseguire lo stop da fermi con velocità ridotta. È molto importante capire se la gamba di sostegno viene usata correttamente.
Se il pallone non va nella direzione voluta, potrebbe esserci un problema di tipo propriocettivo, cioè il ragazzo non è in grado di orientare il piede parallelamente al terreno e perpendicolarmente alla direzione del pallone.
Nello stop di petto dobbiamo allenare l'allievo ad osservare bene le parabole del pallone ed eseguire correttamente il gesto tecnico.
GUIDA DELLA PALLA
Guidare la palla significa compiere una serie di passaggi indirizzati a se stessi per mantenere il possesso della palla o conquistare gli spazi.
La palla può essere guidata di collo piede, di interno collo piede, oppure attraverso l'esterno collo piede. Nel primo caso, la conduzione della palla è rettilinea e viene eseguita colpendo il pallone nella parte superiore del piede, tra la base dell'articolazione metatarsale e l'arcata articolare della caviglia. La punta del piede è rivolta verso il basso ed il ginocchio rimane costantemente parallelo all'asse longitudinale del corpo.
Nel caso della conduzione di interno collo piede, la palla viene colpita attraverso la parte mediale del piede, tra la base dell'alluce ed il malleolo interno. Durante la corsa il piede della gamba calciante viene ruotato leggermente verso l'esterno rispetto l'asse longitudinale del corpo. Il piede è rilassato e con la punta rivolta verso il basso; il tronco è eretto. Le braccia assecondano la corsa. Lo sguardo deve essere rivolto sia verso la palla, che verso il campo da gioco.
La conduzione della palla di esterno collo piede viene effettuata colpendo il pallone attraverso il bordo esterno del collo del piede, il quale, nel momento in cui viene toccato il pallone, è rivolto verso l'interno, mentre il ginocchio si avvicina all'asse longitudinale del corpo. Grazie ad una maggiore adattabilità del piede al pallone, quest'ultimo può essere guidato con una superficie maggiore rispetto all'esterno piede.
La conduzione di esterno collo piede è sicuramente la più veloce e da luogo a maggiori garanzie per il controllo della palla.
ESERCITAZIONI PER LA GUIDA DELLA PALLA
Esercitazioni tattili e propriocettive: effettuare molti tocchi della palla per gestirne la forza di contatto.
Errori di direzionamento: può esserci un errore nel posizionamento delle articolazioni, oppure nella scelta del modo di condurre la palla. In questo caso è necessario far verbalizzare le sensazioni che l'allievo sente.
Altre esercitazioni:
percorsi in slalom definiti o da inventare;
guida nel traffico, all'interno di uno spazio delimitato, con i giocatori che guidano ciascuno un proprio pallone;
guida nel traffico con giocatori che disturbano i possessori della palla;
condurre il pallone con un avversario che insegue;
guidare il pallone con un avversario posto frontalmente che accompagna passivamente.
Esistono vari modi per calciare la palla: se il pallone è rivolto verso la porta avversaria, parleremo di tiro; se l'intento è quello di liberare la propria zona pericolosa calciando il pallone lontano, si tratterà di tiro liberatore; se invece l'obiettivo è quello di passare la palla al compagno, allora possiamo parlare di passaggio.
La buona riuscita di un tiro e determinata dai seguenti fattori:
piede calciante;
piede d'appoggio;
modalità di calcio della palla.
La palla può essere colpita attraverso varie parti del piede: interno piede, esterno piede, collo piede, interno collo piede, esterno collo piede, punta e tacco.
Le traiettorie del pallone possono essere: rasoterra, alte o a mezza altezza.
Le direzioni dei passaggi o dei tiri possono essere: orizzontali, diagonali o verticali.
Calcio di interno piede
Il calcio di interno piede viene utilizzato per i passaggi o per i tiri e può essere eseguito sia da fermi che in movimento.
Questo fondamentale è il più sicuro per i passaggi rasoterra e il piede d'appoggio viene posizionato di fianco al pallone, con la gamba leggermente piegata al ginocchio. Il piede calciante deve essere posizionato con la pianta parallela al terreno ed il busto deve avere il baricentro sopra il centro della palla.
Calcio di interno collo piede
Questa modalità di calciare la palla viene utilizzata per i passaggi ed i tiri di media e lunga distanza, oppure per effettuare cross o calci di punizione anche ad effetto.
La rincorsa è obliqua rispetto alla direzione che si vuol dare al pallone: se si calcia con il destro la rincorsa è sulla sinistra, se invece si calcia col sinistro la rincorsa è sulla destra.
Il piede portante va collocato più distante dal pallone rispetto al calcio di piatto, mentre il piede calciante deve essere proteso verso il basso e la caviglia leggermente girata verso l'esterno.
Il busto deve essere mantenuto leggermente flesso in avanti verso la gamba portante, mentre lo sguardo è rivolto al pallone.
La traiettoria del tiro sarà più o meno alta a seconda dell'inclinazione del corpo e del punto in cui si vuole colpire il pallone.
Non dobbiamo dimenticare che l'ultimo passo della rincorsa deve essere più lungo rispetto agli altri.
Calcio di collo piede
Questo fondamentale viene utilizzato soprattutto per i tiri in porta o per quelli liberatori.
Il contromovimento ed il movimento coincidono con la direzione del calcio e ciò permette di imprimere maggiore velocità al pallone.
Il piede d'appoggio va posto lateralmente alla palla, mentre il ginocchio della gamba calciante deve trovarsi sopra la palla nel momento in cui avviene il contatto con il piede. La punta del piede deve essere rivolta verso il basso e rimanere in questa posizione anche dopo aver colpito la palla.
Calcio di esterno collo piede
Il calcio di esterno collo piede viene spesso utilizzato per tirare in porta, sia con i palloni in movimento, che con palloni da fermi.
È particolarmente efficace quando i palloni arrivano dall'alto, al volo o di controbalzo.
La rincorsa è generalmente dritta, ma può essere, in alcuni casi, ricurva.
Al momento del contatto con il pallone, lo sguardo deve essere sempre rivolto verso la palla.
Calcio di esterno piede
Si usa per i passaggi brevi o per dare al pallone effetti o giri che permettono al compagno un miglior controllo della palla.
Calcio di punta
Si utilizza soprattutto nei momenti di emergenza, quando cioè non è possibile impostare alcun tipo di calcio senza rischiare di arrivare dopo l'avversario. I passaggi e i tiri in porta vengono eseguiti con precisione approssimativa. È molto usato quando le condizioni del campo sono pessime (campo bagnato), per imprimere più forza alla palla e permettere che avanzi.
Calcio della palla di tacco
È un fondamentale che richiede elevata sensibilità tattile, coordinazione e visione periferica. Viene utilizzato in occasione di azioni spettacolari.
Ciò che limita il modo con cui si calcia efficacemente un pallone va ricercato negli elementi esterni ed interni dei movimenti fondamentali relativi a questo fondamentale.
Le discriminanti che permettono di effettuare con efficacia un passaggio o un tiro, sono rappresentate dalla percezione della traiettoria della palla, della posizione del compagno e degli avversari, della tecnica e dell'esperienza possedute dall'allievo.
L'allievo deve poter arrivare ad un'esecuzione corretta attraverso il raggiungimento degli obiettivi prefissati, facendo scelte per confronto.
Anche la posizione dell'arto portante non viene facilmente “sentita” dall'allievo; a tale proposito si dovrebbero provare posizioni estreme assieme a quella che si presume possa essere quella giusta, per far verbalizzare le sensazioni riscontrate e confrontarle con il risultato finale raggiunto.
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